Nel corso vengono esposti agli studenti gli aspetti di fondamento della meccanica dei continui; si discute in dettaglio l'elasticità lineare; si prepara all'analisi dell'equilibrio di strutture composte da travi elastiche.
Mariano P. M., Galano L. (2015), Fundamentals of the Mechanics of Solids, Birkhauser, Boston.
Galano L., Mariano P. M. (2011), Eserciziario di meccanica delle strutture, COMPOMAT, Terni.
Obiettivi Formativi
A termine del corso, gli allievi saranno in grado (1) di valutare la distribuzione delle caratteristiche della sollecitazione su sistemi isostatici ed iperstatici di travi, (2) di determinare la distribuzione delle tensioni su sezioni di travi elastiche, (3) di calcolare la configurazione deformata di travi elastiche e il valore degli spostamenti in punti specifici di sistemi di travi elastiche, (4) di effettuare analisi elementari di sicurezza rispetto a fenomeni di instabilità e di superamento della fase elastica.
CC1
La conoscenza dei principi matematici e la comprensione del ruolo delle scienze matematiche come strumento di analisi e risoluzione di problemi e modelli alla base dell'ingegneria industriale ed in particolare dell'ingegneria meccanica. La conoscenza dei principi dell’informatica e dell’approccio algoritmico e numerico ai problemi.
CC2
La conoscenza delle leggi della fisica (meccanica, elettromagnetismo, termodinamica) e della chimica rilevanti nel campo dell’ingegneria industriale e la comprensione del ruolo di tali leggi nella formulazione di modelli rappresentativi della realtà tangibile.
CC3
La conoscenza sistematica degli aspetti chiave della progettazione meccanica dell’ingegneria industriale ed i relativi metodi; per questi ultimi, la comprensione di quali siano i più idonei al fine di definire un prodotto e le sue caratteristiche. La tecnologia dei materiali impiegabili, lo studio meccanico di parti e assiemi, il loro dimensionamento, lo studio del loro comportamento statico e dinamico e delle interazioni tra componenti, le tecnologie per la loro produzione, la loro rappresentazione grafica sono le aree di conoscenza e comprensione.
CA1
La capacità di applicare metodi matematici – con particolare riferimento ai metodi relativi al calcolo differenziale e integrale, alla geometria, all’algebra lineare, al calcolo numerico, alla programmazione lineare ed al calcolo delle probabilità e statistica - per modellare, analizzare e risolvere problemi di tipo ingegneristico, anche con l’ausilio di strumenti informatici.
CA2
La capacità di applicare la propria conoscenza in campo fisico e chimico per risolvere problemi mono-disciplinari della chimica, della chimica applicata, della meccanica, dell’elettromagnetismo e della termodinamica teorica, interpretando ed utilizzando le leggi che li governano nei successivi insegnamenti di applicazione ingegneristica.
CA3
La capacità di scegliere e applicare appropriati metodi analitici, di modellazione, di verifica e di sperimentazione per progettare, analizzare e collaudare macchine e impianti includendo: l’interpretazione e la realizzazione di disegni di particolari e complessivi anche con l'utilizzo di sistemi software; il dimensionamento e la verifica funzionale e strutturale di componenti e di gruppi meccanici sollecitati staticamente e a fatica; l’impostazione funzionale della progettazione di un sistema meccanico, applicando i principi della cinematica, della cineto-statica, della statica e della dinamica; l’analisi delle caratteristiche dei materiali metallici e polimerici per la realizzazione dei componenti, tenendo conto delle condizioni di impiego; la capacità di scelta del migliore processo produttivo finalizzato alla realizzazione dei componenti meccanici; l’analisi e progettazione dei sistemi produttivi incluso lo studio di affidabilità, di sicurezza e di sostenibilità economica e ambientale.
CT1: Comunicazione tecnica in forma scritta (redazione di rapporti e redazioni individuali).
CT3: Sviluppo di una espressione e discussione tecnica adeguata di proprie argomentazioni.
CT4: Rappresentazione e comunicazione grafica (redazione di schemi, grafici e tabelle).
CT6: Conduzione di ricerche bibliografiche mediante le principali risorse (biblioteche, banche dati scientifici, ecc.).
CT7: Rispettare impegni e tempi.
Prerequisiti
Si ritiene necessaria la buona conoscenza degli argomenti trattati nei corsi di Analisi Matematica 1 e 2, Geometria, Meccanica Razionale.
Metodi Didattici
Didattica frontale: lezioni ed esercitazioni.
Modalità di verifica apprendimento
Esame finale scritto ed orale (CC1, CC2, CC3; CA1, CA2, CA3).
Programma del corso
1 Bodies, deformations and strain measures
1.1 Representation of bodies
1.2 Deformations
1.3 The deformation gradient F
1.4 Formal adjoint F∗ and transpose FT of F
1.5 Homogeneous deformations and rigid changes of places
1.6 Linearized rigid displacements
1.7 Kinematic constraints on rigid bodies
1.8 Kinematics of a 1D rigid body in 3D space
1.9 Kinematics of a beam system
1.10 Method of the flat link chains
1.11 Changes in volumes and the orientation-preserving property
1.12 Changes in oriented areas: the Nanson formula
1.13 Finite strain measures
1.14 Small strain measures
1.15 Finite elongation of curves and variations of angles
1.16 Deviatoric strain
1.17 Motions
2 Observers
2.1 An enlarged definition
2.2 Classes of changes in observers
2.3 Objectivity
2.4 Comments and generalizations
3 Forces, torques, balances
3.1 A preamble on the notion of force
3.2 Bulk and contact actions
3.3 Inertial effects and mass balance
3.4 Pointwise balances in Eulerian reprentation from the invariance of the external power under isometry-based changes in observers
3.5 Inner power as a derived entity
3.6 Balance equations in Lagrangian representation
3.7 Virtual work in small−strain setting
3.8 Remarks on power−invariance procedure
3.9 Discontinuity surfaces
3.9.1 Classification
3.9.2 Geometryandanalysis
4 Constitutive structures: basic aspects
4.1 Essential motivation and basic principles
4.2 Examples of material classes
4.3 A−priori constitutive restrictions and the mechanical dissipation inequality
4.3.1 Simple bodies
4.3.2 Viscous bodies: non−conservative stress component
4.3.3 Elastic materials in isothermal setting: further constitutive restrictions
4.3.4 Constitutive restrictions for elastic materials in small strain regime
4.3.5 Linear elastic constitutive restrictions
4.4 Material isomorphisms and symmetries: isotropic materials, emergence of the pressure etc.
5 Topics in linear elasticity
5.1 Minimum of the total energy
5.2 Minimum of the complementary energy
5.3 Betti’s reciprocal theorem
5.4 Kirchhoff’s theorem
5.5 Navier’s equations and the bi-harmonic problem
6 The de Saint-Venant problem
6.1 Statement of the problem
6.1.1 Geometry
6.1.2 Loads
6.1.3 Material
6.1.4 Ansatz on the structure of the stress
6.2 Global balances for a portion of the cylinder
6.3 Explicit expression for
6.3.1 c = 0
6.3.2 The Navier polynomial
6.4 The neutral axis
6.5 A scheme for evaluating
6.6 Approximate evaluation fo the stress due to shear: the Jourawski formula
6.7 Shear actions may produce torsion effects: the shear centre
6.8 Preliminaries to the analysis of the torsion
6.8.1 Further remarks on the shear stress potential function over the cross-section
6.8.2 The Prandtl function
6.9 The torsion moment
6.10 Torsional curvature
6.11 Maximality of the shear stress due to torsion
6.12 Displacements due to torsion: warping
6.13 Analysis of cross-sections with multiple connection under torsion
6.14 The Toupin theorem: proof of the de Saint-Venant principle
7 Yield criteria
7.1 Reasons for introducing yield criteria
7.2 Some prominent criteria
7.2.1 The Tresca criterion
7.2.2 The Beltrami criterion
7.2.3 The Huber-von Mises-Hencky criterion
7.2.4 The Drucker-Pragher criterion
7.2.5 The Hill criterion
8 Elastic framed structures
8.1 The elastica
8.2 The Timoshenko beam
8.3 Principle of virtual power for elastic beams: the force method
8.4 Hyperstatic structures
9 Elastic stability
9.1 Qualitative characterization of the equilibrium
9.2 The Euler beam