OBIETTIVI: Fornire le metodologie di definizione degli scenari di riferimento per la caratterizzazione del rischio idraulico e degli interventi per la protezione idraulica del territorio e delle attività antropiche.
ARGOMENTI: Metodologie avanzate di caratterizzazione del rischio idraulico. Criteri per la definizione degli interventi non strutturali e strutturali di mitigazione del rischio idraulico. Interazione opere idrauliche, territorio e attività antropiche. Normativa di riferimento.
-Pender G. and Faulkner H., Flood Risk Science and Management, Wiley-Blackwell, 2011.
-Sayers, P.B., Flood Risk : planning, design and management of flood defence infrastructure,IWA Publishing, 2011
di Approfondimento:
-Kottegoda N.T. e Rosso R., Applied Statistics for Civil and Environmental Engineers, Wiley, 2008.
-UNDRR, Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030, 2015
Obiettivi Formativi
L'insegnamento si propone di fornire le metodologie per la definizione degli scenari di riferimento finalizzati alla caratterizzazione degli stati di rischio naturale, con particolare riferimento al rischio di alluvione.
Inoltre, l'insegnamento si propone di fornire le conoscenze e gli strumenti necessari ad analizzare l'interazione di opere e infrastrutture, e delle attività antropiche in generale, con l'ambiente, al fine di definire gli interventi di protezione e salvaguardia del territorio e delle attività antropiche, di protezione e valorizzazione delle risorse naturali con particolare riferimento ad acqua e suolo.
Obiettivi formativi specifici raggiunti dallo studente alla fine del corso:
CONOSCENZA E COMPRENSIONE
1. Conoscenza delle componenti del rischio idraulico (pericolosità, esposizione, vulnerabilità, capacità) e loro metodi di stima. 2. Conoscenza dei principali strumenti normativi e di indirizzo Internazionali, Europei e italiani per la gestione del rischio idraulico. 3. Conoscenza delle metodologie di prevenzione, mitigazione e preparazione al rischio.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
1. Capacità di stima delle diverse componenti del rischio e dell’individuazione delle migliori strategie di prevenzione-mitigazione. 2. Capacità di progettare opere di mitigazione strutturale e non strutturale. 3. Capacità di analizzare il rischio, la resilienza e fare valutazioni costo beneficio.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO
1. Individuare e definire indicatori e descrittori per valutare dati e risultati in maniera critica. 2.Identificare possibili e potenziali connessioni tra i vari aspetti di un argomento e/o di un problema.
ABILITÀ COMUNICATIVE
1. Articolare e presentare in forma scritta e orale un elaborato. 2. esporre in maniera chiara e con linguaggio appropriato le informazioni apprese nel corso.
Prerequisiti
Probabilità e Statistica. Meccanica dei fluidi. Idrologia e Costruzioni Idrauliche. Conoscenza di base dei Sistemi Informativi Geografici.
Metodi Didattici
L'insegnamento si compone di lezioni, discussioni durante le lezioni, esercitazioni, seminari ed applicazioni pratiche su argomenti specifici da parte di esperti del settore, dedicati principalmente ad approfondimenti su alcuni argomenti del corso. Dell'apprendimento fanno inoltre parte le attività di revisioni degli elaborati di verifica che possono essere eventualmente svolte collettivamente durante lo svolgimento del corso.
Altre Informazioni
Le note delle lezioni, ulteriore documentazione di approfondimento, nonché dati eventualmente utili, potranno essere resi disponibili durante lo sviluppo del corso sulla piattaforma Moodle di ateneo http://e-l.unifi.it/
Nelle prime settimane di lezione viene richiesta l'iscrizione alla piattaforma agli studenti che intendono frequentare.
Modalità di verifica apprendimento
La valutazione di profitto dello studente è svolta con un ESAME ORALE su tutti gli argomenti del programma ufficiale del corso.
Una parte sostanziale (40%) è costituita dal LAVORO DI ESERCITAZIONE, definito in accordo con i docenti, svolto individualmente o in gruppo, nel quale gli studenti approfondiscono uno o più argomenti trattati nel corso.
Lo spirito del LAVORO DI ESERCITAZIONE, è quello di testimoniare la padronanza completa dei metodi e/o degli argomenti trattati nelle lezioni del corso e di realizzare una presentazione tecnico-professionale, scritta e orale, del lavoro svolto.
Per il report del lavoro di esercitazione viene proposta la forma sintetica di articolo scientifico. Il report dovrà approfondire in modo esaustivo l’argomento trattato.
La struttura del documento è proposta dallo studente e concordata con i docenti. Indicazioni sui contenuti e riferimenti utili per la redazione sono date durante il corso e in forma scritta tra il materiale del corso.
La valutazione prenderà in considerazione i seguenti aspetti:
- Qualità espositiva: proprietà di linguaggio, chiarezza espositiva (incluse figure, tabelle e tavole e relative didascalie), organizzazione dell’elaborato;
- Qualità tecnica: struttura della relazione, validità dei metodi, correttezza dell’analisi dei dati, delle valutazioni e dei calcoli..
La PROVA ORALE verte su tutto il programma del corso ed è suddivisa in due parti.
La prima parte dell’esame si svolge con una presentazione dell'elaborato scritto mediante utilizzo di slides (in numero limitato per una durata di circa 10-15 minuti) e sua successiva discussione.
La seconda parte dell’esame consiste in una serie di domande sul programma del corso.
In caso di non superamento della seconda parte dell’esame orale, sarà possibile conservare il voto della prima parte del lavoro di esercitazione (se sufficiente) per un qualsiasi altro appello successivo.
L'esame mira a verificare attraverso la discussione dell'elaborato e le domande, quanto segue: i) Conoscenze e capacità di comprensione degli argomenti trattati nel programma del corso; ii) Capacità di applicare conoscenze e comprensione nel lavoro di esercitazione; iii) Autonomia di giudizio nel valutare criticamente le scelte fatte nel lavoro di esercitazione; iv) Abilità comunicative nel presentare attraverso slides i contenuti salienti del proprio lavoro (contesto/stato dell’arte, obiettivo generale e obiettivi specifici del lavoro, descrizione dei dati e dei metodi, limiti e sviluppi possibili).
Della verifica di apprendimento fa parte anche l’eventuale attività dello studente nel periodo di lezione: a) in occasione di revisioni collettive e condivise sugli stati di avanzamento dell'elaborato; b) presentazione e discussione di argomenti di approfondimento, individuati su suggerimento dei docenti o interesse dello studente, sulla base di informazioni disponibili in letteratura.
Programma del corso
Generalità sugli strumenti per la caratterizzazione dei sistemi ambientali di riferimento (acqua, suolo e sottosuolo, atmosfera,....).
Definizione dei rischi naturali e dei rischi antropici.
European Flood Directive (2007/60/EU). Sendai framework for Disaster Risk Reduction.
Introduzione e generalità sul cambiamento climatico e l'interazione con le attività antropiche e il territorio.
Pericolosità idraulica - zonazione/mappatura delle aree inondabili: approccio storico inventariale, geomorfologico, modellistico.
Invasi artificiali, operazioni e manutenzione. Sicurezza a valle degli sbarramenti.
Esposizione: metodi per la caratterizzazione dal valore degli elementi a rischio (intesi come persone, beni localizzati, patrimonio ambientale).
Vulnerabilità: metodi di caratterizzazione degli elementi a rischio, in dipendenza dalla loro capacità di sopportare le sollecitazioni esercitate dall'evento, sia dall’intensità dell'evento stesso, dalla propensione al danno dell’elemento esposto.
Vulnerabilità della interazione dei corpi idrici con le infrastrutture dei trasporti con particolare riferimento agli attraversamenti.
Rischio e resilienza: metodi di definizione del rischio idraulico.
Interventi di difesa strutturale e non strutturale. Strumenti di protezione civile. Metodi di promozione della percezione del rischio idraulico.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
1. Povertà zero
2. Fame zero
11. Città e comunità Sostenibili
13. Agire per il clima
15. La vita sulla terra